Federico Panni
Blockchain immobiliare: cos’è e come potrebbe cambiare il modo di acquistare casa
Aggiornamento: 3 gen 2021
Da qualche anno si è iniziato a parlare di blockchain, questa tecnologia
ancora agli albori, ha già iniziato ad essere sperimentata ed utilizzata
per diverse finalità, la più famosa sono le criptovalute ed in particolare i bitcoin,
ma questa è solo una delle possibili applicazioni.
Sostanzialmente si tratta di una nuova modalità di condividere dati in rete,
che non saranno immagazzinati dentro dei server di proprietà di qualcuno
(con il rischio che vengano persi in caso di distruzione degli stessi, o peggio rubati
da hacker) come succede ora; al contrario le informazioni saranno contenute in catene
formate da blocchi di dati, che saranno sempre disponibili in tutti i nodi della rete e criptati,
impossibili da perdere, rubare e modificare. Ogni volta che viene aggiunta un’informazione
o effettuata una transazione, viene aggiunto un blocco alla catena e le informazioni
condivise con tutti gli altri blocchi.
Le applicazioni:
il più delle volte le funzioni principali della blockchain sarebbero quelle di condividere
i dati molto più velocemente rispetto alla burocrazia classica, che grazie a tutte
le sue caratteristiche la rende una tecnologia potenzialmente superiore rispetto
a quelle disponibili al momento
Sicurezza
La blockchain è molto più sicura rispetto alle tecnologie utilizzate oggi; per modificare
un singolo blocco di dati è necessario modificare l’intera catena, cosa di fatto impossibile
per la quantità di energia che richiederebbe; se si inserisce un dato errato in origine
sarà necessario inserire un nuovo dato in cui si afferma l’informazione corretta,
dicendo di ignorare la precedente.
Trasparenza
Le informazioni sono condivise, ci significa che ogni appartenente alla rete può
avere accesso alle informazioni contenute nei blocchi di dati.
Tradotto in termini molto semplicistici, la blockchain è una sorta di registro pubblico,
criptato a chi non vi ha accesso, a cui si accede tramite internet, in grado di validare
le informazioni che contiene grazie alla condivisione dei dati tra tutti gli appartenenti alla rete.
I possibili usi sono svariati, nelle transazioni finanziarie le operazioni (effettuate tramite criptovaluta)
sono semplici e veloci, mentre nell’alimentare per esempio viene già usata in Italia da Spinosa
(produttore di mozzarelle di bufala) per tracciare la filiera produttiva dalla materia prima
al prodotto nel supermercato; IBM la sta sperimentando per velocizzare e semplificare
le spedizioni commerciali.
Venendo al Real Estate, blockchain può essere utilizzata come un database o registro condiviso
da tutti i computer (detti nodi) della rete; il primo grande beneficio sarebbe quindi
che i libri mastro sarebbero facilmente accessibili a tutti; il secondo grande beneficio
riguarda le transazioni, sarebbe possibile effettuare una compravendita immobiliare
con l’ausilio di contratti digitali (o smart contract) che certificano il passaggio
del proprietario e le cui informazioni possono essere verificate da figure apposite
(una nuova generazione di notai).
La blockchain garantirebbe la sicurezza dei dati che non potranno mai essere
persi né rubati e renderebbe la transazione perfettamente trasparente facilitando
l’individuazione di errori. Va chiarito un punto importante: sicuramente andrebbe
a semplificare le transazioni, renderle più trasparenti e certificherebbe la loro validità,
ma non andrebbe assolutamente a sostituire il lavoro dei notai che, nel caso
in cui questa tecnologia dovesse diventare di uso comune, sarebbero “costretti”
ad adattarsi e a fornire servizi collegati.
La blockchain è già un fatto concreto in Italia
Pochi mesi fa si è concluso la prima vendita immobiliare tramite blockchain in Italia;
l’oggetto della vendita sono due palazzine a Roma, facenti parti di un NPL di proprietà
di Unicredit, che, con l’ausilio della startup fintech Realhouse sono state acquistate
con la criptovaluta Ethereum.
Se questa è una trattativa isolata o se in futuro acquisteremo casa in criptovalute
è ancora da vedere, sicuramente le potenzialità sono molte come anche i problemi,
primo su tutti modificare in maniera sostanziale le abitudini di comportamento di tutti;
certo è che per chi vuole essere proiettato al futuro, la blockchain non può più essere totalmente ignorata.
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