Marco Quargnal
Curiosità: le otto strane case nel quartiere Maggiolina a Milano
Otto strani edifici. Otto igloo di cemento. Otto abitazioni stravaganti costruite nel 1946 nel primo dopoguerra quando una Milano devastata dai bombardamenti cercava di rialzarsi con lunghe giornate di lavoro e tanta voglia di farcela. Sono le case del quartiere Maggiolina nel pieno Municipio 2 di Milano.
Di queste mini abitazioni, estrose e a loro modo geniali, ne furono costruite dodici, ma ad oggi ne rimangono solo otto. Furono edificate dall'ingegnere Mario Cavallè che importò il modello abitativo e la relativa tecnica di realizzazione dagli Stati Uniti.
La forma non è casuale, sono state costruite con un sistema a volta formato da mattoni forati disposti a losanghe convergenti, sistema che permette la massima libertà sulla disposizione degli spazi interni. Si possono infatti ricavare ambienti indipendentemente dalla struttura portante, che è l'igloo stesso.
Le case oggi sono abitate e di proprietà privata. Si trovano in via Lepanto. È possibile scorgerle dalla strada, anche se sono parzialmente nascoste dalla vegetazione.
La case di circa 45 metri quadrati, si sviluppano su due livelli, quello esterno, al di sopra del piano stradale e quello seminterrato, accessibile solo dall’esterno, o da una ristretta botola posta all'interno. Il seminterrato, pur non avendo l'abitabilità, si presta ugualmente a innumerevoli usi, esso riceve l'illuminazione da alcuni piccoli lucernai disposti all'altezza della strada.
Chi è appassionato di architettura non può non fare un giro per vederle.
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