Quando e in quali casi si può ottenere l’esenzione dell’IMU prima casa
Il termine Imu prima casa viene utilizzato quando si parla dell’imposta Municipale Unica, si riferisce quindi all’abitazione principale. Solo l’abitazione principale che appartiene alle categorie catastali dalla A2 alla A7 gode dell’esenzione, contrariamente a quando accade per le abitazioni di lusso che rientrano nelle categorie A1, A8 e A9.
Secondo quanto indicato dalla legge n.201/2011 per abitazione principale s’intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
Quindi per godere dell’esenzione Imu prima casa, occorre che essa sia posseduta e che sia dimora abituale del contribuente.
Chi dà in affitto la propria prima casa deve invece pagare l’Imu prima casa sull’immobile e ugualmente lo deve fare chi è proprietario di una casa, ma vive in un’altra in affitto. La medesima regola vale per chi dà la propria casa in comodato d’uso a terzi.
Solo nel caso in cui il contratto di comodato sia stipulato tra genitori o figli, ovvero tra parenti in linea retta entro il primo grado, si può ottenere una riduzione del 50% della base imponibile Imu.
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