Punto sul primo semestre 2022
Da uno studio condotto dal Centro Studi del Gruppo Sarpi Immobiliare notiamo come in Europa nonostante le preoccupazioni per la guerra e l’inflazione, il mercato residenziale è tra i preferiti dagli investitori istituzionali, nel primo semestre di quest’anno gli investimenti immobiliari residenziali si stimano in circa 138 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto allo scorso anno.

Anche in Italia il mercato cresce e i prezzi medi sono in aumento.
La fine di giugno è da sempre momento di riflessioni, per chi fa il nostro mestiere, è importante capire cosa abbiamo realizzato e dove andare a breve e medio termine.
Nel primo semestre 2022 è proseguita la serie positiva con una stima delle compravendite in aumento del 11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sostanzialmente la domanda di case da parte delle famiglie italiane non ha risentito eccessivamente dello shock provocato dalla guerra, dell’inflazione, delle interruzioni sulle forniture di materie prime e della prospettiva di un anno di forti rialzi sui tassi di interesse legati ai mutui.
I primi mesi dell’anno confermano una domanda crescente verso case di nuova costruzione, anche se è sempre più evidente sul mercato la carenza di nuovi prodotti.
“Tutti cercano case nuove - ha commentato il dr. Emanuele Barbera Presidente del Gruppo Sarpi Immobiliare - sostenibili e adatte per lo smart working. È come se cercando una casa si cerchi anche una miglior qualità della vita che riguarda anche il quartiere con i suoi servizi”.
Sul fronte delle quotazioni, nell’ultimo anno si registra un incremento a livello nazionale del 2,8%, con il nuovo che supera il 5%, e tutte le grandi città che mostrano incrementi superiori alla media italiana.
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