2021 anno record per le compravendite immobiliari
Il 2021 potrà essere ricordato come un anno record per il numero delle compravendite immobiliari, circa 750.000, grazie a una domanda di acquisto esuberante e ad una politica creditizia molto espansiva.
Il 2022 è iniziato con lo stesso slancio. Una spinta a cui faceva da motore la sensazione di aver chiuso i conti con il Covid e che la fiammata inflazionistica fosse sotto controllo. Ma purtroppo quando nel febbraio la Russia ha deciso di invadere l’Ucraina e ha dato il via ad una guerra che in territorio europeo non si vedeva dalla fine degli anni Trenta del secolo scorso, il trend si è raffreddato.
La domanda di case delle famiglie italiane ha risentito dello shock provocato dalla guerra, delle difficoltà legate all’aumento dell’inflazione, delle interruzioni sulla catena delle forniture di materie prime e della prospettiva di un anno di forti rialzi sui tassi di interesse legati ai mutui.
Il primo semestre si è comunque chiuso con una stima delle compravendite in aumento di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Fra le grandi città spicca Milano, che con un aumento del 15%, si conferma la metropoli con il mercato immobiliare più dinamico, mentre a Roma l’aumento delle compravendite è al di sotto del 10%.
La domanda è crescente verso una casa nuova, ampia e con servizi, da cui deriva un differenziale nelle quotazioni tra case nuove e usate, che supera il 10% in quasi tutte le città. Il problema è la cronica carenza di nuovo prodotto.
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