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Immagine del redattoreMarta Suardi

Costruire una piscina, che fare?

Partiamo dal chiederci come si ottiene l’autorizzazione necessaria per costruire la propria piscina. Una risposta univoca non c’è, in quanto ogni Comune o Regione può presentare variazioni a seconda dei propri piani urbanistici; ciò nonostante, esistono delle pratiche comuni per ottenere tale autorizzazione.



Innanzitutto occorre scoprire se il terreno prescelto è sottoposto a vincoli, se ci sono delle norme del piano regolatore che pongono limiti alle caratteristiche progettuali dell’impianto. Occorrerà rivolgersi, quindi , all’ufficio Edilizia privata del Comune di residenza.


In secondo luogo servirà presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Lavori (SCIA).


Se non ci sono vincoli, generalmente, basterà presentare in comune la SCIA redatta da un professionista. Questo documento, il più importante tra i permessi per piscine interrate e che sostituisce la vecchia Dichiarazione di Inizio Attività (DIA), riporta tutte le caratteristiche dell’impianto che si andrà a realizzare. Il Comune avrà 30 giorni di tempo per muovere obiezioni sulla documentazione presentata.


Se invece il terreno è sottoposto a qualche vincolo, che sia paesaggistico o urbanistico, sarà necessario richiedere il permesso per costruire, ottenendo il via libera da ciascuna delle commissioni paesaggistiche o urbanistiche relative al vincolo che interessa l’area. Solo dopo sarà possibile presentare in Comune la SCIA e iniziare i lavori.


Il permesso per costruire dev’essere richiesto anche quando la piscina non è di pertinenza dell’edificio principale, oppure se l’impianto supera il 20% del volume dell’edificio principale.


Al termine dei lavori di costruzione, spetterà al professionista che si è occupato della SCIA presentare la Dichiarazione di conformità al Comune, al quale andrà segnalata la fine dei lavori.


Oltre ai vari permessi per piscine interrate, un altro aspetto fondamentale sul quale fare attenzione è quello dell’IVA.


Costruendo una piscina interrata, si avrà la possibilità di beneficiare dell’IVA agevolata al 4% o al 10%. Tenendo presente che se la casa nella quale verrà realizzata la piscina appartiene alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9 (abitazione di lusso), senza alcun dubbio verrà applicata l’IVA ordinaria al 22%.


Ora avete tutte le informazioni di base necessarie per poter costruire una piscina: non resta che iniziare!


Il Gruppo Sarpi immobiliare attraverso il suo team sempre attento alle esigenze del cliente e del potenziale cliente, vi aspetta per consigli, aiuti e pareri strutturati.

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