Giovanni Pezzotta
Riscaldamento in casa: 3 errori da non commettere
Le temperature iniziano ad abbassarsi, l’inverno sta arrivando, e come tutti gli anni è arrivato il momento di accendere il riscaldamento. Molti di noi però non sanno che esistono delle norme da seguire e dei modi più virtuosi che potrebbero aiutarci sia economicamente che fisicamente.
Ecco tre errori tra i più comuni da riconoscere ed evitare.
Attenzione alle temperature troppo alte
Tenere la temperatura troppo alta non porta solo inquinamento e bollette salate: un utilizzo eccessivo del riscaldamento in casa provoca malattie e fastidi respiratori, specie tra bambini e anziani. La temperatura consigliata è, di norma, sui 20 gradi. Tuttavia, grazie alle valvole termostatiche, possiamo personalizzarla stanza per stanza: più alta in bagno, più bassa in cucina, ad esempio.
Non lasciare spento troppo a lungo il riscaldamento
Se prevediamo di assentarci da casa per periodi prolungati, evitiamo di tenere il riscaldamento spento o, al nostro ritorno, sarà necessario un dispendio eccessivo di combustibile per riportare la temperatura allo standard. Durante le gelate invernali, inoltre, i tubi potrebbero anche ghiacciarsi. Di nuovo, le valvole termostatiche ci vengono in aiuto: il livello antigelo, di solito rappresentato dall’asterisco, fa sì che il riscaldamento funzioni solo quando le temperature scendono al di sotto di circa 5° C.
Evitare di ostacolare il calore
L’errore più comune che commettiamo nelle nostre case è probabilmente quello di ostacolare la diffusione del calore dai termosifoni. Come? Posizionandovi davanti tende e mobili. Usando i radiatori per asciugare la biancheria. O, ancora, lasciando aperte le finestre con i termosifoni accesi: perchè gli ambienti prendano aria, infatti, bastano solo pochi minuti.
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