Una veloce previsione
Abbiamo chiesto al presidente del Gruppo Sarpi Immobiliare dottor Emanuele Barbera, una previsione, gli abbiamo domandato se in questo periodo di coda della pandemia e di guerra cosi vicina a noi, l’investimento nel mattone è secondo lui un investimento ancora sicuro.
La risposta è stata più che positiva.
“Le guerre - afferma il Presidente - portano grande incertezza e volatilità, la casa come l’oro sono vissuti ancora come bene rifugio per definizione, anzi ci si aspetta una domanda nell’immediato in crescita, per collocare parte dei risparmi negli immobili.”
Rispetto ai settori energivori del food e del turismo nel mercato immobiliare le conseguenze di quanto sta accadendo sono inferiori rispetto ai sopra citati settori che probabilmente attraverseranno un periodo di crisi immediato.
Fortunatamente il mercato immobiliare risponde a logiche di periodo medio/lungo e quindi non ci dovrebbero essere ripercussioni nel breve periodo, anzi, avendo la guerra provocato un aumento dell’inflazione, ciò spinge gli italiani a scelte più prudenti che potrebbero incidere anche sul mercato immobiliare.
Anche il mercato immobiliare milanese non risente per ora di un effetto negativo dalla guerra, anche se le trattative sono rallentate sopratutto per un “sentiment” generale di prudenza da parte dei compratori e dei venditori, un pò indecisi sul da farsi.
Tuttavia, come ha osservato il dottor Emanuele Barbera, presidente del Gruppo Sarpi Immobiliare “Chi dispone di grosse somme potrebbe optare per investimenti nel bene sicuro del mattone, evitando quelli più volubili che potrebbero rivelarsi in questo momento storico, rischiosi.”
Certamente l’inflazione porterà con sé un aumento dei prezzi degli immobili nuovi, poco sul costruito esistente, con un probabile innalzamento dei tassi sui mutui.
“Vedo nel breve periodo - osserva il dott. Emanuele Barbera - una ricaduta negativa nel settore degli investimenti e dello sviluppo immobiliare causato dall’aumento dei costi delle materie prime e dei materiali per l’edilizia che comporterà un incremento dei costi degli immobili di nuova costruzione.”
Le operazioni di investimento da parte degli operatori internazionali, almeno quelle in corso, al momento sono state tutte confermate e senza particolari ricadute. C’è da dire però che il mercato dei capitali è molto veloce nei cambiamenti e pertanto mutazioni di politiche di investimento potrebbero esserci da un giorno all’altro senza particolari anticipazioni.
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