Bonus prima casa, anche all’asta
- Alberto Griffini
- 21 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 gen 2021
Acquistare all’asta conviene, non solo per il prezzo (che è indubbiamente più basso)
ma anche perché si possono ottenere le stesse agevolazioni fiscali previste
per l’acquisto tradizionale, soprattutto se si tratta di prima casa.
Nell’articolo che segue trovi tutte le informazioni sul Bonus prima casa all’asta,
su come e quando richiederlo, quali sono i requisiti e le regole principali.
Buona lettura!

Cos’è il bonus prima casa?
Quando si compra casa occorre pagare all’Agenzia delle Entrate delle imposte che dipendono
da diversi fattori e variano a seconda che il venditore sia un privato o un’impresa.
Anche se l’immobile viene acquistato all’asta, al fine di favorire la circolazione di immobili
pignorati o oggetto di esproprio, la legge permette di ottenere delle agevolazioni
con la riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA.
Per accedere al bonus prima casa e quindi beneficiare delle agevolazioni fiscali, è tuttavia
necessaria la presenza di alcune condizioni, prima fra tutte, che l’immobile acquistato sia
un “prima casa” localizzata nel Comune in cui il compratore contribuente ha stabilito
la residenza o dove la trasferirà, entro il lasso di tempo pari a 18 mesi decorrenti
dal giorno dell’acquisto.
Requisiti per accedere
• l’immobile oggetto della compravendita non deve essere di lusso
(sono infatti escluse le categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
• l’acquirente non deve essere titolare esclusivo o in comunione dei beni con il coniuge,
dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e diritto di abitazione di altro immobile adibito
ad abitazione, nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare;
• il contribuente che acquista l’immobile agevolato non deve essere titolare, neppure per
quote, anche in regime di comunione dei beni, su tutto il territorio nazionale di diritti
di proprietà, uso, usufrutto, abitazione e nuda proprietà su altra casa adibita ad abitazione,
acquista dal soggetto o dal coniuge, avvalendosi dei benefici prima casa;
• altro requisito essenziale per poter fruire di uno sconto sulla tassazione quando si compra
casa all’asta, è che la richiesta di avvalersi del beneficio prima casa venga effettuata
presso l’Agenzia delle Entrate, prima della registrazione del decreto di trasferimento
emesso dal Tribunale e presentata con un documento a parte a chi cura la registrazione
dell’atto giudiziario.
Documenti e dichiarazioni
Per ottenere le agevolazioni prima casa occorre che venga consegnato un documento contenente
tutte le dichiarazioni rispondenti ai requisiti per accedere al bonus (quelle elencate qualche rigo più su).
Questo perché trattandosi di acquisto mediante atto giudiziario ci sono delle difficoltà nella formulazione delle dichiarazioni e nel loro recepimento nel provvedimento emanato dal giudice.
L’atto giudiziario è infatti frutto di un’attività individuale, alla quale il contribuente non partecipa,
né gli è possibile rilasciare dichiarazioni che possono essere recepite dal giudice.
Ecco dunque che occorre una documentazione separata che venga resa disponibile a chi cura
la registrazione dell’atto giudiziario, affinché nella tassazione di quest’ultimo si possa applicare l’agevolazione.
Un valido supporto
Trattandosi di procedure molto tecniche il consiglio è quello di affidarsi ad un professionista
esperto di pratiche catastali, in grado di fornire un supporto non solo nella formulazione
dei documenti necessari per la richiesta del bonus, ma che sia in grado anche di verificare
la documentazione relativa all’immobile all’asta che si vuole acquistare, facendoci sentire
così più tranquilli e certi di fare un acquisto in tutta sicurezza, oltre che un ottimo affare!
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