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    • Alberto Griffini
      • 21 dic 2020
      • Tempo di lettura: 2 min

    Bonus prima casa, anche all’asta

    Aggiornato il: gen 2

    Acquistare all’asta conviene, non solo per il prezzo (che è indubbiamente più basso)

    ma anche perché si possono ottenere le stesse agevolazioni fiscali previste

    per l’acquisto tradizionale, soprattutto se si tratta di prima casa.


    Nell’articolo che segue trovi tutte le informazioni sul Bonus prima casa all’asta,

    su come e quando richiederlo, quali sono i requisiti e le regole principali.


    Buona lettura!



    Cos’è il bonus prima casa?


    Quando si compra casa occorre pagare all’Agenzia delle Entrate delle imposte che dipendono

    da diversi fattori e variano a seconda che il venditore sia un privato o un’impresa.

    Anche se l’immobile viene acquistato all’asta, al fine di favorire la circolazione di immobili

    pignorati o oggetto di esproprio, la legge permette di ottenere delle agevolazioni

    con la riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA.


    Per accedere al bonus prima casa e quindi beneficiare delle agevolazioni fiscali, è tuttavia

    necessaria la presenza di alcune condizioni, prima fra tutte, che l’immobile acquistato sia

    un “prima casa” localizzata nel Comune in cui il compratore contribuente ha stabilito

    la residenza o dove la trasferirà, entro il lasso di tempo pari a 18 mesi decorrenti

    dal giorno dell’acquisto.


    Requisiti per accedere


    • l’immobile oggetto della compravendita non deve essere di lusso

    (sono infatti escluse le categorie catastali A/1, A/8 e A/9);


    • l’acquirente non deve essere titolare esclusivo o in comunione dei beni con il coniuge,

    dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e diritto di abitazione di altro immobile adibito

    ad abitazione, nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare;


    • il contribuente che acquista l’immobile agevolato non deve essere titolare, neppure per

    quote, anche in regime di comunione dei beni, su tutto il territorio nazionale di diritti

    di proprietà, uso, usufrutto, abitazione e nuda proprietà su altra casa adibita ad abitazione,

    acquista dal soggetto o dal coniuge, avvalendosi dei benefici prima casa;


    • altro requisito essenziale per poter fruire di uno sconto sulla tassazione quando si compra

    casa all’asta, è che la richiesta di avvalersi del beneficio prima casa venga effettuata

    presso l’Agenzia delle Entrate, prima della registrazione del decreto di trasferimento

    emesso dal Tribunale e presentata con un documento a parte a chi cura la registrazione

    dell’atto giudiziario.


    Documenti e dichiarazioni

    Per ottenere le agevolazioni prima casa occorre che venga consegnato un documento contenente

    tutte le dichiarazioni rispondenti ai requisiti per accedere al bonus (quelle elencate qualche rigo più su).


    Questo perché trattandosi di acquisto mediante atto giudiziario ci sono delle difficoltà nella formulazione delle dichiarazioni e nel loro recepimento nel provvedimento emanato dal giudice.

    L’atto giudiziario è infatti frutto di un’attività individuale, alla quale il contribuente non partecipa,

    né gli è possibile rilasciare dichiarazioni che possono essere recepite dal giudice.

    Ecco dunque che occorre una documentazione separata che venga resa disponibile a chi cura

    la registrazione dell’atto giudiziario, affinché nella tassazione di quest’ultimo si possa applicare l’agevolazione.


    Un valido supporto


    Trattandosi di procedure molto tecniche il consiglio è quello di affidarsi ad un professionista

    esperto di pratiche catastali, in grado di fornire un supporto non solo nella formulazione

    dei documenti necessari per la richiesta del bonus, ma che sia in grado anche di verificare

    la documentazione relativa all’immobile all’asta che si vuole acquistare, facendoci sentire

    così più tranquilli e certi di fare un acquisto in tutta sicurezza, oltre che un ottimo affare!

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